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Un weekend può cambiarti: nei mini borghi vicino a Milano

Non si viaggia più solo per conoscere il mondo, aprirsi a popoli e culture lontane. Oggi si parte sempre di più anche per ritagliarsi del tempo in cui esplorarsi interiormente, lontano da pressioni e orari, in cerca di momenti che in qualche modo siano in grado di cambiarci, “trasformarci”. Silvia Faccio ci porta a conoscere alcuni dei più interessanti (e tra i più piccoli) comuni italiani.
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Non si viaggia più solo per conoscere il mondo, aprirsi a popoli e culture lontane. Oggi si parte sempre di più anche per ritagliarsi del tempo in cui esplorarsi interiormente, lontano da pressioni e orari, in cerca di momenti che in qualche modo siano in grado di cambiarci, “trasformarci”.

Nel descrivere queste ultime tendenze, gli esperti parlano di turismo trasformazionale, ultima evoluzione del viaggio esperienziale, a indicare appunto che non ci accontentiamo più soltanto di “sperimentare” una destinazione, ma desideriamo anche portare allo scoperto una parte ignota di noi stessi, mettere alla prova pregiudizi e convinzioni acquisite, per tornare a casa un po’ diversi, cresciuti, trasformati.

Prenotazioni e lunghe traversate non sono affatto necessarie. Basta lasciarsi alle spalle la città e impostare il navigatore verso l’atmosfera raccolta e la quotidianità rallentata dei piccoli borghi del silenzio a una manciata di minuti da Milano.

È il momento di abbandonare le pianificazioni e cominciare a vagare, a improvvisare itinerari e lasciarsi ispirare dal fascino di scorci e paesaggi. Date queste premesse, può capitare che i weekend più sorprendenti siano proprio quelli che ci portano a scoprire meglio i nostri intendimenti più profondi, mentre visitiamo i luoghi a noi più vicini.

Borgo Ticino

È intrisa di magica pace e tranquillità l’atmosfera che avvolge questo piccolo borgo multicolore accarezzato dal lento fluire del fiume Ticino. Lo si raggiunge percorrendo il meraviglioso ponte coperto a cinque arcate, uno dei luoghi più romantici di Pavia.

Giocando con le suggestioni del suo valore simbolico, attraversare questo antico varco aiuta a rafforzare quei propositi di cambiamento, che una volta attuati possono dischiudere nuove e intriganti prospettive.

Superato il ponte, i vicoli di questo pittoresco borgo dal fascino bohémien si offrono per lunghe peregrinazioni senza meta che conciliano col mondo e accendono l’appetito. Per gratificare il palato e al contempo la vista, si può optare per i locali che si affacciano sul Ticino: l’Antica Osteria del Previ lungo la via Milazzo (superato il monumento alla lavandaia), oppure, sulla riva opposta del fiume, il Ristorante Bardelli con veranda e giardino.


Borgo Zelata

Non lontano da Pavia, a 20 minuti da Milano, troviamo il borgo rurale della Zelata, frazione di Bereguardo. Osservato dall’alto con l’ausilio di un drone, questo piccolo luogo di pace svela la sua incantevole posizione, tra la campagna pavese e il rigoglioso bosco del parco del Ticino, a breve distanza dal fiume.

È il luogo ideale per staccare la spina e trovare nuove ispirazioni, seguendo il sentiero che parte in fondo a Via Cavagna Sangiuliani, dove una mappa e un cartello segnalano l’itinerario “Anello della Zelata – V10”. Ci accoglie un ambiente ricco di punti di osservazione che racconta la preziosa biodiversità dell’area. Si possono avvistare nitticore, garzette, aironi e uccelli legati agli ambienti acquatici.  L’itinerario incrocia l’Azienda Agricola Biodinamica Cascine Orsine e permette di fare una deviazione al ponte di barche di Bereguardo, prima di chiudersi nuovamente alla Zelata.

Questo mini-borgo offre tutto ciò che si può desiderare per un sereno weekend: appartamenti di grande atmosfera arredati con gusto presso “Borgo Zelata” e accoglienti Ristoranti con cucina locale (Osteria Zelata, Trattoria Ticino, Ristoro di Cascine Orsine) e toscana (Ristorante DallaLalla proprio all’interno della corte rurale di Borgo Zelata), che regalano un’atmosfera di intimità impagabile.

Morimondo

L’antico borgo di Morimondo, posto al centro di una fertile zona agricola con coltivazione a marcite a cinque chilometri da Abbiategrasso, è luogo di spiritualità e cultura che irradia un senso di pace e armonia a tutti coloro che lo visitano. Lo splendido monastero, fondato nel 1134 da monaci Cistercensi provenienti dall’Abbazia francese di Morimond, sorge sulla sommità di un leggero rilievo in posizione strategica, offrendosi come faro per monaci e pellegrini che all’epoca transitavano nella zona. 

Ancora oggi l’Abbazia è meta di devoti e affezionati visitatori, attratti dalle suggestive rievocazioni medievali (come la Trecentesca, che si svolge nel mese di maggio) e dalla quiete del paesaggio circostante. Per goderlo al meglio si può seguire il sentiero V11 che si snoda lungo un’area agricola punteggiata da macchie di bosco, lungo 17 km. Quanto basta per tornare alla base affamati.

Il piccolo borgo di Morimondo sorprende per l’ampia offerta di Trattorie e ristoranti, tutti accoglienti e caratteristici. Segnaliamo Il fienile dei Monaci, il ristorante del Priore e il Ristorante Il Filo di Grano.

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