Nel vasto regno del mondo vitivinicolo, c’è un’enorme ricchezza che va ben oltre il semplice atto di versare un bicchiere di vino. Ogni bottiglia racchiude una storia, un territorio e una tradizione millenaria che meritano di essere esplorati con tutti i sensi. Per comprendere appieno questa esperienza, abbiamo avuto l’onore di parlare con Mario Ippoliti, sommelier esperto e appassionato del vino, che ci guiderà attraverso un viaggio sensoriale senza pari.
Per Mario Ippoliti, l’esplorazione del mondo vitivinicolo è molto più di una semplice degustazione è un viaggio alla scoperta delle sfumature sensoriali che rendono ogni vino un’esperienza unica. “Ogni bottiglia è come un libro aperto”, afferma Ippoliti. “Dalla vista al gusto, dall’odore alla tattilità, il vino è un viaggio sensoriale completo che coinvolge tutti i nostri sensi.”
Uno dei momenti più emozionanti di un’esplorazione sensoriale è quando il vino viene portato al naso per coglierne gli aromi. “Gli aromi possono trasportarti in luoghi lontani”, spiega Ippoliti. “Puoi sentire il profumo del legno delle botti, il profumo dei fiori del campo o addirittura il terroir stesso”. Ogni sorso rivela una nuova sfumatura di gusto: frutta matura, spezie esotiche, erbe aromatiche o addirittura mineralità che raccontano la storia del terreno da cui proviene l’uva.
Per Ippoliti, il terroir è il cuore pulsante del vino. “Il terroir incarna l’essenza stessa di un vino”, sottolinea. “Dal suolo alla posizione geografica, dal clima alle pratiche agricole, ogni elemento contribuisce a definire il carattere di un vino”. Attraverso la sua conoscenza approfondita delle regioni vinicole di tutto il mondo, Ippoliti ci porta in un viaggio attraverso le valli della Borgogna, le colline della Toscana e le pianure della Rioja, svelando i segreti di ogni territorio e la sua influenza sui vini prodotti.
Ma l’esplorazione sensoriale non si limita solo alla degustazione del vino, include anche l’arte dell’abbinamento cibo-vino. “Trovo che l’abbinamento cibo-vino sia un momento magico”, afferma Ippoliti. “La combinazione perfetta può elevare entrambi i piaceri del cibo e del vino, creando un’armonia sensoriale senza pari.” Con la sua vasta esperienza, Ippoliti ci guida attraverso accostamenti raffinati e sorprendenti, trasformando ogni pasto in un’esperienza memorabile.
In conclusione, l’esplorazione sensoriale del mondo vitivinicolo è un viaggio senza tempo che celebra i sapori, gli aromi e le tradizioni che rendono il vino così affascinante.
Con Mario Ippoliti come guida, abbiamo avuto l’onore di immergerci in un mondo di emozioni e scoperte, dove ogni bottiglia è una porta per un’avventura sensoriale senza pari. Che si tratti di degustare un grande cru o di scoprire un vino di piccola produzione, ogni sorso ci avvicina un po’ di più alla magia del mondo del vino.
Verticale dal 2013 al 2018 di vino verdicchio biologico di Broccanera la raffinata evoluzione del vino bianco italiano da invecchiamento.
Me-gusta magazine ha avuto il privilegio di partecipare a una degustazione verticale di sei annate di verdicchio biologico dell’azienda Broccanera, tenutasi presso il ristorante stellato michelin Casa Sadler del Baglioni Hotel Milano. L’evento è stato condotto dal sommelier Mario Ippoliti, noto per la sua profonda conoscenza enologica e il suo impegno nella valorizzazione dei vini bianchi italiani invecchiati. Questa esperienza unica ha permesso di esplorare l’evoluzione del verdicchio, uno dei vini più emblematici delle Marche, dal 2013 al 2018.
Broccanera, situata nel cuore delle colline marchigiane, è un’azienda che si distingue per la produzione di vini biologici di alta qualità. Il verdicchio, vitigno simbolo della regione, è il fiore all’occhiello di questa cantina. La degustazione ha rivelato come il terroir, il clima e la maestria del viticoltore si riflettano in ogni annata, esaltando la capacità del verdicchio di invecchiare con eleganza e complessità.
Annata 2013
Il verdicchio 2013 si presenta con un colore giallo dorato intenso. Al naso, emergono note di frutta matura, miele, mandorla e sfumature minerali. In bocca, la struttura è piena e avvolgente, con una freschezza vivace e un finale persistente. Questa annata si distingue per la sua complessità e l’equilibrio tra acidità e morbidezza, dimostrando la capacità del verdicchio di sviluppare profondità con l’invecchiamento.
L’annata 2014, caratterizzata da condizioni climatiche sfidanti, ha prodotto un verdicchio di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso, si percepiscono sentori di agrumi, fiori bianchi e una leggera nota erbacea. In bocca, è fresco e minerale, con una buona acidità che ne esalta la bevibilità. Nonostante le difficoltà, questo vino mostra una notevole eleganza e finezza.
Il 2015 è stato un anno favorevole per la viticoltura nelle Marche. Il verdicchio di questa annata si distingue per la sua eleganza e complessità. Al naso, presenta note di frutta esotica, fiori gialli e spezie dolci. In bocca, è ricco e strutturato, con un equilibrio perfetto tra acidità e morbidezza. Il finale è lungo e armonioso, suggerendo un grande potenziale di invecchiamento.
L’annata 2016 ha prodotto un verdicchio di grande personalità. Il colore è giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso, si percepiscono aromi di frutta matura, miele e spezie. In bocca, è pieno e avvolgente, con una freschezza vivace e una notevole persistenza. Questo vino mostra una grande capacità di invecchiamento, con una struttura che promette di evolvere ulteriormente nel tempo.
Il verdicchio 2017 si presenta con un colore giallo dorato brillante. Al naso, emergono note di frutta gialla, agrumi e mandorla tostata. In bocca, è fresco e minerale, con una buona struttura e un finale lungo e persistente. Questa annata si distingue per la sua eleganza e complessità, con un equilibrio che lo rende perfetto per l’invecchiamento.
L’annata più recente, il 2018, offre un Verdicchio di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso, si percepiscono aromi di frutta fresca, fiori bianchi e una leggera nota minerale. In bocca, è fresco e vivace, con una buona acidità e una piacevole persistenza. Questo vino promette un’ottima evoluzione nel tempo, confermando la capacità del Verdicchio di mantenere freschezza e complessità anche con il passare degli anni.
La degustazione verticale del verdicchio biologico Broccanera, guidata dal sommelier Mario Ippoliti, ha messo in luce l’eccellenza dei vini bianchi italiani invecchiati. Ogni annata ha raccontato una storia unica, rivelando come il verdicchio possa evolvere con grazia e complessità. Sotto la guida esperta di Ippoliti, abbiamo apprezzato non solo la qualità straordinaria di questi vini, ma anche il loro potenziale di invecchiamento, che li rende veri gioielli enologici.
Questa esperienza ha rafforzato la nostra convinzione che i vini bianchi italiani, e in particolare il verdicchio, meritino un posto d’onore nel panorama vinicolo mondiale.