Villamagna DOC, il Montepulciano d’Abruzzo che esprime la forza del territorio
Il vino Montepulciano si esprime al massimo nelle terre della DOC Villamagna, dove la forza del territorio si unisce all’eleganza per creare un vino di alta qualità.
Il vino Montepulciano si esprime al massimo nelle terre della DOC Villamagna, dove la forza del territorio si unisce all’eleganza per creare un vino di alta qualità.
Torna Cibus in presenza, vi raccontiamo alcune delle novità di questa edizione.
Se trentasei mesi vi sembrano pochi… potete sempre assaggiare un “sessanta mesi”! Ma non stiamo parlando di Prosciutto San Daniele o Parmigiano Reggiano. No. Qui di scena sono le bollicine. E i mesi non sono di stagionatura, ma di un invecchiamento particolare, quello del Metodo Classico, che vuol vedere il vino riposare sui lieviti, prima del dégorgement: per 36 o per 60 mesi!
È passato quasi un secolo da quando il grande enologo veneto Luigi Manzoni, assieme all’altrettanto illustre collega piemontese, Giovanni Dalmasso, diede vita ai due vitigni, uno rosso e uno bianco, che presero il suo nome: Incrocio Manzoni, per l’appunto. Negli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, infatti, i vigneti europei erano stati quasi interamente distrutti dalle epidemie di fillossera, un insetto che attacca le radici delle viti, provocandone la morte.
Le colline di Conegliano e Valdobbiadene, dove si coltivano le uve che producono il famoso Prosecco, hanno ottenuto il via libera alla riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco a Baku.
Metti una sera a cena. Ogni quindici giorni. Con una trentina di amici: persone simpatiche e pronte alla condivisione, unite dalla passione per il vino e la tavola. E, ogni volta, l’incontro con un diverso produttore, che racconta sé stesso, la sua passione, la sua storia e i suoi vini.
Nel corso di una cerimonia svoltasi martedì a Singapore, gli chef di tutto il mondo – ma soprattutto Europa e Americhe – si sono riuniti per sapere quali ristoranti sono stati nominati tra i 50 migliori al mondo nella rinomata 50’s World Best Restaurants. Leggi la lista completa.
La Milano Design Week è iniziata. Tra innumerevoli eventi, aperitivi e presentazioni a Milano in questi giorni può essere difficile scegliere i posti giusti dove andare. Migliaia di espositori provenienti da tutto il mondo sono arrivati a Milano, conquistando la città con una sovrabbondanza di avanguardia e ponendo gli amanti del design di fronte all’impossibile compito di dover vedere tutto. Questa è anche l’occasione per poter riflettere sul cibo e sul bere per scoprire esperienze sempre nuove. Abbiamo raccolto le tappe da non perdere in vista dell’evento più entusiasmante dell’anno.
La prima traccia della Tris, che poi sarebbe diventata la sua torta simbolo, è datata 1987, quando un giovane Knam lavorava e si formava al ristorante Terrace del Dorchester di Londra, a quei tempi guidato da Anton Mosimann. Nel piatto, tre spicchi di mousse bicolore latte e bianco, immersi in un mare di cioccolato fondente. È questa l’idea di base, semplice quanto geniale, che si evolverà in più di trent’anni di carriera.