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Disco Cubes: opere d’arte congelate, per cocktail

Leslie Kirchhoff è la mente brillante dietro Disco Cubes, oggetti d’arte surgelati che mantengono freddi i cocktail. Quando non crea cubetti di ghiaccio personalizzati o fantascientifici per eventi organizzati da clienti come Girlboss, Playboy e Aperol, è anche DJ, regista e fotografa.
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I cubetti di ghiaccio per i cocktail sono sempre poco considerati. Possono cambiare dimensione, in qualche rara occasione cambiano forma, ancora più eccezionalmente colore ma i cubetti di ghiaccio, anche dei più prestigiosi cocktail bar, sono sempre uguali, mai creativi e spesso realizzati con acque di basso costo (se non nessuno). Purtroppo, i cubetti di ghiaccio sembrano venire considerati più come parte del bicchiere che del cocktail. Nell’era della rivoluzione dei sapori e per la fascinazione per la mixology, perché nessuno si pone il problema del ghiaccio?

Leslie Kirchhoff è la mente brillante dietro Disco Cubes, oggetti d’arte surgelati che mantengono freddi i cocktail. Quando non crea cubetti di ghiaccio personalizzati o fantascientifici per eventi organizzati da clienti come Girlboss, Playboy e Aperol, è anche DJ, regista e fotografa.

I cubetti di ghiaccio di Disco Cubes sottolineano l’importanza di curare i dettagli ed esplorano infinite possibilità di indagine nel mondo dei cocktail. Erbe, frutta e fiori sono congelati all’interno, sospesi in acqua ghiacciata. In altre versioni il colore è il protagonista. “Fin da giovane ho descritto il mio colore preferito come ‘rosso-arancio-giallo’ e mi piace essere in grado di dargli vita. Il colore è sicuramente una delle forze trainanti di quello che faccio con i Disco Cubes”.

I Disco-cubetti sono davvero rivoluzionari nella loro semplicità e la creatività di Leslie Kirchhoff non ha limiti. “Tutto è iniziato quando io e un mio amico cucinavamo insieme e creavamo delle playlist abbinate, e le chiamavamo Disco Kitchen. In seguito abbiamo iniziato a sperimentare con il ghiaccio e io me ne sono innamorata e ho iniziato a sperimentare sempre di più” – mi rivela quando le chiedo di raccontarmi come tutto è cominciato.

Ho avuto i miei giorni di festa a New York. Ho iniziato come DJ nel 2011 e ho vissuto in centro città, quindi è stato naturale per me fare parte della scena dei club. Boom Boom Boom Room sul tetto del Standard Hotel di New York è sempre stato per me di grande ispirazione. È stato il primo posto in cui ho suonato come DJ ed è stato proprio come non avevo mai sperimentato prima. Tutto è d’oro e sontuoso e meraviglioso. Vorrei essere stata viva per andare allo Studio 54. Amo davvero la musica disco. Mi piace ancora una buona festa, ma preferisco le cene e le serate di qualità con gli amici!”.

Un giorno si è accorta che in una ricetta di un cocktail che le avevano servito, i cubetti di ghiaccio erano stati realizzati con superficialità rispetto a quanto promesso e ha deciso di creare da sola cubi di ghiaccio speciali. Il progetto non offre solo ghiaccio artistico, ma anche servizi creativi che spaziano dai contenuti fotografici alle video installazioni, ricette e music curation.

Dove trovi ispirazione per il tuo lavoro?
Davvero dappertutto, da artisti e scultori a musica, film, radio, vecchie riviste e pubblicità.

Drink preferito?
Il Negroni.

Hai un ingrediente preferito?
Mi piace molto il cocco, ma si possono fare tante bevande con il cocco. Quindi, a parte questo, qualsiasi cosa sia fresca e deliziosa. Ultimamente amo il rabarbaro e i piselli. Amo anche gli ingredienti salati nei cocktail.

Progetti futuri?
Ho appena firmato un accordo per un libro, interamente dedicato a ghiaccio per cocktail. Questo è il mio progetto più grande in questo momento, uscirà nella primavera del 2020.

Come immagini i cubetti di ghiaccio nel futuro?
Purtroppo, il ghiaccio è qualcosa a cui le gente non pensa. Mi auguro che sempre più persone comincino a prenderlo più seriamente e a diventare creative! Chissà come sarà in futuro! Speriamo strabiliante.

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