Incontriamo José Avillez al roof garden dell’Armani/Ristorante di via Manzoni, a Milano, dove è di passaggio per partecipare – ospite di Filippo Gozzoli, executive Chef del ristorante Armani – a una serata in suo onore della rassegna Meet the Chefs. Talentuoso e concreto, brillante e riservato al tempo stesso, Avillez è il primo Chef portoghese ad avere ottenuto due stelle Michelin.
Dopo un lungo percorso di tirocinio, durato circa 10 anni, che lo ha portato a lavorare, studiare e arricchire la sua cultura professionale (e non solo) in giro per il mondo, alle corti di alcuni tra i più importanti Chef del mondo, da Antoine Westerman a Ferran Adrià, a El Bulli, Avillez, ha aperto il suo primo ristorante in Portogallo nel 2011. Ed è stato il primo di una lunga serie!
Grazie anche a una formazione con studi di economia e marketing, José Avillez unisce infatti al talento ai fornelli anche una spiccata capacità imprenditoriale che, nel giro di poco più di cinque anni, gli ha consentito di aprire sette ristoranti, dislocati in tutto il Portogallo (che danno lavoro a 320 persone). Locali molto diversi tra loro, per stile, proposte gastronomiche, ambiente e anche livello di prezzo. Tutti accomunati dalla tipica impronta di José: al centro di tutto, la cucina portoghese.
È questo il tema centrale al quale lo Chef ha lavorato in tutti gli anni della sua formazione e su cui lavora tuttora. Avillez ama scoprire e proporre ricette classiche e a volte poco note della tradizione lusitana, rielaborandole leggermente (facendo però molta attenzione a non tradirne lo spirito originario!) e migliorando il risultato finale grazie all’utilizzo in cucina di moderni strumenti e di nuove tecniche di cottura, soprattutto nel controllo delle temperature. Il risultato è uno stile portoghese contemporaneo, come lo definisce lo stesso Avillez.
Anche i vini serviti nei suoi locali sono per il 95% portoghesi, a conferma della grande attenzione se non proprio dell’amore di questo Chef per il suo paese: “il Portogallo è la mia principale fonte d’ispirazione: i miei piatti nascono dai suoi paesaggi, dai suoi pittori, dai suoi poeti e dalla sua musica”, racconta Avillez.
All’ambizioso obiettivo che si è posto sono orientati anche i suoi progetti futuri: aprire ancora nuovi ristoranti portoghesi, ma questa volta all’estero. José Avillez sta valutando offerte da Singapore e dagli Emirati Arabi: crocevia internazionali del business e del turismo di alto livello, che saranno il volano più efficace per fare conoscere al mondo la grande cucina del suo paese.