Un grande tetto dorato per l’antico casale ora abbandonato, una scritta al neon che si illumina a ogni fulmine che cade in Italia, delle sculture-ritratto dei cani e cavalli che vivono nel podere: saranno queste le tre opere che accoglieranno tutti quelli che da giugno 2018 entreranno a Ca’ Corniani varcando le Tre Soglie d’ingresso della storica tenuta di Genagricola, in provincia di Venezia.
Le tre opere sono parte del progetto Le Tre Storie di Paesaggio con cui l’artista Alberto Garutti ha vinto il concorso artistico internazionale a invito pensato come prima tappa ufficiale del progetto di valorizzazione paesaggistica di Ca’ Corniani.
Il concorso, lanciato lo scorso giugno con la curatela artistica di Elena Tettamanti e Antonella Soldaini e la curatela paesaggistica di Andreas Kipar, ha coinvolto cinque artisti europei – Monica Bonvicini, Alberto Garutti, Carsten Höller, Tobias Rehberger e Remo Salvadori – chiamati dai curatori a presentare per i tre punti di accesso di Ca’ Corniani altrettante opere site-specific, con l’obiettivo di marcare l’ingresso alla tenuta e di raccontare la ricchezza di quest’area dalla vocazione fortemente agricola e produttiva.
Ca’ Corniani ha particolarità di essere un territorio completamente pianeggiante circondato dalle acque, i cui confini sono delimitati dagli argini del fiume Livenza e dai canali artificiali realizzati al tempo della bonifica del 1851. Strategici per la tenuta sono dunque i tre punti di accesso, raggiungibili via terra e via acqua. Il concorso ha rappresentato un primo importante momento di confronto e relazione tra gli artisti e questo luogo così peculiare: da un lato li ha avvicinati all’alto valore storico e produttivo del luogo, dall’altro ha innescato forme di condivisione con il contesto socio-culturale locale e allargato.
Le opere di Alberto Garutti per questi tre punti chiave sono nate proprio da questo confronto e saranno capaci di attrarre interesse e innescare un processo di scoperta del luogo, grazie alla loro spiccata e riconoscibile capacità di integrare stabilmente arte e agricoltura, aprendo a nuove forme di dialogo, sviluppo e rivitalizzazione del territorio.
L’idea di utilizzare l’arte contemporanea per instaurare un nuovo rapporto tra la cultura della produzione agricola, la natura dei luoghi e la comunità, e a cui il progetto di Garutti risponde perfettamente, è nata in seno al masterplan paesaggistico, la cui progettazione è stata avviata nel 2014 a cura dello studio internazionale di architettura del paesaggio LAND e di Andreas Kipar, autore con Giovanni Sala dell’intera strategia di valorizzazione e curatore paesaggistico del concorso artistico per la realizzazione delle opere per le Tre Soglie di Ca’ Corniani.
Vero e proprio centro di sperimentazione, Ca’Corniani è principalmente impegnata in tre settori strategici: Colture Erbacee, Produzione di Energia Rinnovabile e Viticoltura.
Le capacità di innovare e sfruttare le tecnologie al servizio della produttività agricola sono una costante che accompagna la storia di Ca’Corniani fin dai tempi della sua bonifica. Si cominciò con le prime macchine a vapore, per poi proseguire con trebbiatrici e trattori, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui è stato costruito il primo impianto di biogas che produce energia per soddisfare le necessità di circa 3.000 famiglie italiane.
La lungimiranza e le solide competenze agronomiche sono state la chiave del successo di questa azienda che ora è pronta a imboccare un percorso nuovo e ancora inesplorato, integrando il proprio modello di business con nuove attività a vocazione culturale. Le opere di Alberto Garutti verranno ufficialmente inaugurate a fine maggio 2018, in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.