Dall’apertura nel febbraio 2012 da parte di Stephan Landwehr e Boris Radczun nell’ex scuola femminile ebraica, Pauly Saal si è affermato come un luogo chiave per la buona tavola a Berlino. La cucina moderna è guidata dallo chef Arne Anker e valorizza i prodotti regionali e tedeschi, in stretta collaborazione con i produttori e con particolare attenzione alla stagionalità coniugando anche tecniche di preparazione speciali e condimenti provenienti da altri paesi. A pranzo menù da due a quattro portate e a cena menù da quattro a sette proposte, compresi piatti leggeri e vegetariani. Arne Anker ha ricevuto la sua prima stella nel 2015, che ha saputo difendere fino ad oggi.
Dalla sua costruzione da parte di quella che allora era una ricca comunità ebraica, l’edificio ha attraversato diverse incarnazioni nel corso della tumultuosa storia di Berlino. La scuola con 14 aule ha aperto le sue porte nel 1930 a 330 ragazze locali nel cuore di un elegante quartiere ebraico, ora nel quartiere Mitte di Berlino. Dopo che i nazisti hanno chiuso la scuola nel 1942, hanno usato l’edificio come centro di deportazione, ospedale e centro per la gioventù hitleriana. Nel 1950 divenne una scuola laica, una scuola secondaria in quella che allora era Berlino Est. La scuola secondaria chiuse definitivamente dopo la riunificazione tedesca nel 1996 per mancanza di studenti e rimase vuota per più di un decennio. Quando la comunità ebraica ha recuperato l’edificio nell’ottobre 2009 come parte del lavoro della Jewish Claims Conference, l’ente preposto per rappresentare gli ebrei nel mondo e negoziare per il risarcimento e la restituzione dei beni delle vittime della persecuzione nazista e dei loro eredi, l’edificio era ormai decaduto, con un tetto sfondato e interni ammuffiti.
Al Pauly Saal, oggi, gli ospiti cenano comodamente in un’atmosfera elegante ma allo stesso tempo intima. L’ex palestra della ex Scuola Ebraica Femminile è stata ristrutturata e arredata su disegno dei proprietari. Così, tutti i materiali sono stati realizzati appositamente per questo progetto, che si tratti delle piastrelle in ceramica di Berlino, del vetro per gli specchi e degli straordinari lampadari di Murano, o delle sedie rivestite in tessuto verde scuro. La cucina, visibile attraverso una parete di vetro, è sinonimo di trasparenza e di apprezzamento collettivo dei piatti: gli ospiti possono cenare comodamente in un’atmosfera elegante e intima. In estate, il tranquillo cortile interno della scuola attira i visitatori a soggiornare e mangiare nel giardino, sotto un grande albero e circondato dai vari edifici in mattoni, anch’essi parte dell’originaria comunità ebraica che abitava il quartiere.
Nelle immediate vicinanze dell’ex Jüdische Mädchenschule sono presenti numerosi punti salienti. Di fronte, dall’altro lato della strada, si trova il Kunst-Werke di Berlino, l’istituto d’arte contemporanea, che presenta la cultura contemporanea nazionale e internazionale sotto forma di mostre, studi di artisti ed eventi e ospita la Biennale. Il Café Bravo, situato nel cortile interno di questo edificio protetto costruito nel XVIII secolo, è allo stesso tempo la prima scultura accessibile dell’artista americano Dan Graham. Collegato al complesso edilizio del KW – Institute for Contemporary Art Berlin troverete la Me Collectors Room Berlin. Sempre in prossimità di Pauly Saal si è affermato anche il C/O Berlin – International Forum For Visual Dialogues, dedicato alla fotografia contemporanea con mostre di artisti internazionali in continua evoluzione.