In anteprima le prime immagini del nuovo ristorante Cavallino della Ferrari presso la sede di Maranello, in Emilia Romagna, con menu di Massimo Bottura.
La leggendaria Trattoria Ferrari è stata completamente rinnovata con il design di India Mahdavi e il menu del maestro modenese Bottura. La tanto attesa trattoria ha un look e un’atmosfera che onora il favoloso passato del marchio automobilistico più famoso del mondo, ma lo modernizza giocosamente con un tocco più contemporaneo.
Bottura è un ambasciatore gastronomico di fama mondiale per la sua regione d’origine, l’Emilia-Romagna. La trattoria del Cavallino ha uno status leggendario tra gli aficionados della Ferrari, ed era nella sala da pranzo che il fondatore della società Enzo Ferrari intratteneva i suoi ospiti e clienti, con ogni singolo incontro di lavoro che iniziava o finiva con un pranzo o una cena. Una bottiglia di Lambrusco era sempre in ghiaccio, così dice la leggenda.
Nel menu di apertura si rende un sottile omaggio alla famiglia Ferrari, alla storia e alla tradizione del luogo. Un piatto ispirato ai maccheroncini in salsa rosa che Lina Lardi, moglie di Enzo, era solita servire al pranzo domenicale della famiglia, è in lavorazione.
Il cibo del Cavallino reinterpreta i classici piatti italiani con un tocco moderno. Il filetto alla Rossini diventa un cotechino alla Rossini, condito con un tartufo minerale e una salsa all’amarena di Modena. Lo gnocco fritto è leggero e arioso, ma croccante, e servito con salumi. Il classico bollito, viene cotto a bassa temperatura per preservare le proprietà organolettiche della carne.
La rivisitazione di Bottura dei classici tortellini, cotti in brodo di cappone e serviti in una crema di Parmigiano-Reggiano, arriva grazie al suo progetto Tortellante, che vede le nonne di Modena lavorare con giovani adulti con autismo insegnando loro a fare i tortellini a mano.
La cucina del Cavallino sarà guidata dallo chef modenese Riccardo Forapani, formatosi per 13 anni all’Osteria Francescana, e la sala sarà gestita da Luis Diaz, con Silvia Campolucci come sommelier.
Il redesign è di India Mahdavi, che ha mantenuto molte caratteristiche originali, compresa la sala privata di Enzo.