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Mangiare con Gusto e Vivere 100 Anni

La Cucina del Senza significa preparare piatti appetitosi e saporiti senza rendersi conto della mancanza di sale e grassi aggiunti. Dolci squisiti senza zuccheri aggiunti. Sottolineiamo il termine “aggiunto” che è essenziale.
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La Cucina del Senza significa preparare piatti appetitosi e saporiti senza rendersi conto della mancanza di sale e grassi aggiunti. Dolci squisiti senza zuccheri aggiunti. Sottolineiamo il termine “aggiunto” che è essenziale. I primi esperimenti di questo stile alimentare rivoluzionario sono del 2011, periodo in cui nessuno parlava di rimuovere sale o zucchero e in cui viene registrato il brevetto basato sul concetto: rimuovere allo stesso tempo l’aggiunta di sale, grasso e zucchero. La Cucina del Senza è stata presentata ufficialmente nel 2014 al Congresso dell’Alta Cucina Gusto a Scena di Venezia con Heinz Beck, Ernst Knam e Carlo Cracco che hanno preparato delle ricette seguendo le regole del Senza: cucinare senza sale, grassi e zuccheri aggiunti. Nasce così il libro di Marcello Coronini, La Cucina del Senza (Feltrinelli-Gribaudo edizioni, 2016) e il suo secondo volume è un successo.

Marcello Coronini e Lucia Comuzzi, giornalisti e critici gastronomici, hanno quindi realizzato a quattro mani Mangiare con Gusto e Vivere 100 anni, in cui, rispetto al primo libro, eliminano sia il sale che il grasso aggiunto da tutti i piatti cosiddetti “salati”. Le ricette in entrambi i volumi sono caratterizzate da soluzioni innovative e davvero molto semplici. Se si ruotano le 140 ricette di entrambi i libri del menù settimanale o se ne adattano di proprie grazie ai suggerimenti per “cucinare senza”, il metabolismo viene riequilibrato con indubbio beneficio per l’organismo. Questo può accadere in qualsiasi casa come valida alternativa alla cucina tradizionale senza però snaturarla, mantenendone il gusto e valorizzando la qualità dei cibi. 

Siamo partiti con un obiettivo: o si riusciva a realizzare piatti gustosi e saporiti senza accorgersi della mancanza di sale e grassi o zucchero aggiunti o rinunciavamo a proporla. Oggi possiamo dire che il Senza è più buono del Con”, affermano gli autori, Lucia e Marcello Coronini.

Chiunque applichi questa cucina ha un notevole miglioramento sul piano fisico: La Cucina del Senza equilibra il metabolismo, disinfiamma l’organismo e aiuta a eliminare naturalmente il grasso in eccesso. Coronini stesso, scrive, ha perso 5,5 kg dopo 25 anni senza seguire una dieta e la sua pressione si è normalizzata.

Negli ultimi anni, nel mondo, importanti istituti scientifici e ricercatori hanno selezionato alcuni alimenti con sostanze in grado di migliorare la qualità della vita e di prolungarla. Diversi libri sono stati scritti sull’importanza di questi alimenti chiamati intelligenti, longevità o salvataggio, in grado di proteggerci da malattie, come il diabete, problemi cardiovascolari, ipertensione, tumori e molto altro. Si è parlato di prolungare la vita fino a 120 anni. La Cucina del Senza, mangiare con gusto e vivere 100 anni, descrive 80 salvavita con le caratteristiche nutrizionali. Inserendole nelle ricette è nato uno splendido connubio con La Cucina del Senza, che ne ha esaltato gli effetti sulla salute.

“Mi chiedono quale tra sale, zucchero e grassi è più difficile da “dimenticare” – racconta Coronini – “Per me è il sale, si è convinti che esalti il gusto dei piatti, ma in realtà non è così, copre il gusto degli ingredienti. Se ho dei pomodori buoni in insalata e aggiungo il sale non provo più il piacere di assaporare il gusto di un ‘vero pomodoro’. Dobbiamo ingannare il nostro cervello in modo che ‘si dimentichi’ di cercare il sale, quindi valorizzare determinate sensazioni che lo distraggano”.

Dopo due anni di studio di ricette su La Cucina del Senza, Lucia e Marcello hanno inventato alcune soluzioni per distrarre il cervello. Tra queste: nei risotti al termine della mantecatura si aggiunge, per 320 gr di riso, un cucchiaio grande di aceto di mele o di vino bianco, mescolando l’aceto evapora e quello che rimane è un colpo di acidità molto forte che distrae il cervello dal cercare il gusto del sale. Acidità e sensazioni amarognole distolgono dal cercare il sale.

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