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La Storia del Birrificio Milano

In uno degli edifici industriali dismessi più belli di Milano, quello che ospitò la celebre azienda aeronautica Caproni Taliedo, è nata nel 2013 una realtà di cui Milano deve andare orgogliosa.
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In uno degli edifici industriali dismessi più belli di Milano, quello che ospitò la celebre azienda aeronautica Caproni Taliedo, in via Mecenate (all’angolo con via Zante) è nata nel 2013 una realtà di cui Milano deve andare orgogliosa.

Si chiama Birrificio Milano, ma non è semplicemente una fabbrica di birra. Né una birreria. È invece un vero e proprio progetto, finalizzato a sfidare globalizzazione e appiattimento del gusto, nel comparto della birra. Un progetto che si fonda sul sentimento di rinascita del “fatto a mano”, sul sogno di poter essere contagiati da un virus di positività da trasmettere al mondo esterno.
Così, il progetto del Birrificio Milano ha costituito l’occasione per valorizzare la vocazione di un complesso architettonico che risale a un’epoca in cui cultura e progresso erano intimamente fuse e nel quale le imprese artigianali rappresentavano l’asse portante della nostra economia, simbolo di eccellenza nel mondo.
La missione della nuova realtà è chiara: produrre Birra Cruda non filtrata e non pastorizzata d’alta qualità utilizzando le migliori materie prime selezionate con cura e passione.

Il tema del “volo” riferito alla Caproni è stato quindi ripreso simbolicamente e nei fatti dal Birrificio Milano, che ha voluto seguire in piccolo il sogno artigianale di produrre localmente nuove eccellenze. Le sue birre sono la sintesi di apertura alla sperimentazione ma anche di forte legame con la tradizione e il gusto italiano, rielaborati con molta attenzione ai dettagli. Una sintesi che è ben rappresentata anche dai nomi delle birre: LA VELOCE (Italian Golden Ale), LA PICCHIATA (Italian Pale Ale), VOLA BASSO (Milano IPA), LA GRAN VOLTA (Porter), OTOCUBANO (Scotch Ale).

Già oggi, Birrificio Milano è un marchio competitivo italiano pronto a imporsi anche all’estero senza delocalizzare la produzione fuori dai confini nazionali per sola logica di convenienza.

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