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Cognac Cocktails

La nostra ultima ossessione.

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Usare il Cognac come ingrediente per un cocktail? Può veramente sembrare un affronto imperdonabile a uno dei prodotti più raffinati ed esclusivi di tutto il panorama internazionale dei distillati.

Ma, si sa, il mondo, in particolare quello del mixology, è bello perché è vario e, a volte, anche dissacratore. A mettere dei paletti è stata comunque l’IBA (International Bartender Association) che ha fissato sia le dosi dei componenti sia le tecniche di preparazione di una decina di cocktail a base di Cognac. Eccone una selezione.

Il primo è denominato Alexander, dal nome del suo ideatore (New York, primi del Novecento) ed è composto da un terzo di Cognac, un terzo di panna e un terzo di crema scura di cacao, shakerati insieme e successivamente filtrati per essere serviti. Ha un gusto decisamente dolce, grazie anche un tenore alcolico molto contenuto, circa 20°. Tecnicamente, è considerato un after dinner ed è tradizionalmente gradito dal pubblico femminile.

Un altro cocktail IBA a base di Cognac è il celebre Sidecar, molto fine anche se forte, in quanto prevede 50 ml di Cognac, 20 ml di Triple Sec o di Cointreau e 20 ml di succo di limone fresco appena spremuto. Nato a Parigi alla fine della Seconda guerra mondiale, ha anche una variante americana chiamata Between the sheets (letteralmente tra le lenzuola…) che si prepara sempre con Cognac (30 ml) e Triple Sec (30 ml) a cui si aggiungono altri 30 ml di Rum Bianco; il tutto sempre accompagnato da 20 ml di succo di limone.

Foto di Cody Chan.

Di tutt’altra categoria, dal punto di vista del gusto e del consumo, è il cocktail denominato Horse’s Neck, collo di cavallo: un long drink adatto a qualunque occasione. Molto semplice, aromatico e dissetante, si realizza con 40 ml di Cognac, 120 ml di Ginger Ale, poche gocce di angostura e una guarnizione di buccia di limone.

Infine un cocktail nato in piena guerra, nel 1942, in Egitto: il Suffering Bastard (non c’è bisogno di traduzione…).  Fu Joe Scialom, ex chimico, barista dell’Hotel Shepheard’s del Cairo a ideare il mix di Cognac (30 ml), Gin (30ml) accompagnati da 15 ml di succo di limone, un cucchiaio di succo di lime e due gocce di angostura, per curare l’hangover, ossia i postumi della sbornia, degli ufficiali britannici di stanza nella capitale egiziana.

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Giorgio Vizioli è Associate Editor di Me Gusta Magazine dal 2016. Giornalista e Comunicatore, è dal 1990 titolare dell’Agenzia Studio Giorgio Vizioli & Associati di Milano. È stato Direttore del Centro Informazioni Champagne per l’Italia e nel corso degli anni ha lavorato per numerosi Consorzi di Tutela e Produttori dei settori vitivinicolo e agroalimentare, italiani e internazionali. Nel 2020 ha ricevuto il Premio “Ufficio Stampa di Eccellenza” assegnato dal GUS (Giornalisti Uffici Stampa) Lombardia. Iscritto all’Albo Giornalisti dal 1983, ha collaborato e collabora con diverse testate stampate e digitali, generaliste e specializzate.