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Sulla via dell’Amarone

Se l’Amarone è riconosciuto a pieno titolo come uno dei più grandi vini italiani, Arente è una delle espressioni più notevoli di questo terroir. Entrato in questo mondo magico con rispetto e attenzione, il vino si pone la dichiarata ambizione di arrivare a fare parte della ristretta cerchia dei migliori prodotti della Denominazione.
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Se l’Amarone è riconosciuto a pieno titolo come uno dei più grandi vini italiani, Arente è una delle espressioni più notevoli di questo terroir.  Entrato in questo mondo magico con rispetto e attenzione, il vino si pone la dichiarata ambizione di arrivare a fare parte della ristretta cerchia dei migliori prodotti della Denominazione. Ottenuto dal tradizionale blend di uve Corvina, Corvinone e Rondinella (a cui è aggiunto un 15% di altri vitigni ammessi dalla Docg), tutte allevate a pergola veronese e vendemmiate tra settembre e ottobre, l’Amarone è – tra tutti – il vino in cui più importante è l’opera dell’uomo in quanto il processo di produzione influisce in misura determinante sul profilo di questo vino quasi magico: dopo la raccolta delle uve, è previsto infatti un periodo di appassimento, che costituisce il passaggio chiave del processo produttivo.

Durante la fase di riposo, infatti, le uve acquisiscono concentrazione, e sviluppano un profilo aromatico di superba ricchezza. In circa cento giorni, ossia poco più di tre mesi, le uve perdono circa un terzo del loro peso e sono pronte per la vinificazione. Selezionando i grappoli uno per uno, si fa in modo che siano utilizzate solo le bacche migliori siano utilizzate per la produzione dell’Amarone. Seguono pigiatura e vinificazione, in acciaio a per 30 giorni di cui 12 a freddo. Infine l’affinamento: nel maggio successivo alla vendemmia, il vino è trasferito in botti di rovere di diversa capacità, 25hl e 5hl, dove riposa per oltre 36 mesi.

Dopo questo periodo le due masse sono assemblate e si procede all’imbottigliamento. Il vino che si ottiene è sontuoso: rosso intenso con bordi che virano al granato, bouquet di grande complessità con sentori di marasca e toni di tabacco, spezie e liquirizia. Al palato si propone con una imponente struttura, in cui la marasca e i frutti rossi si combinano con note di vaniglia. Buona acidità, tannini eleganti, gradazione sostenuta e lunga persistenza fanno di questo Amarone una vera e propria perla della vitivinicoltura italiana. Prodotto nei 17 ettari vitati in Valpantena, sottodenominazione della Valpolicella, Arente è frutto dell’eccellente lavoro di squadra di due grandi enologi: Giovanni Casati, che segue quotidianamente e da vicino l’Azienda, e Riccardo Cotarella, consulente enologico, al quale si devono sapienti indicazioni e momenti di confronto.

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