“Per ogni vignaiolo, è la realizzazione di un sogno: una cantina che sia testimone, in ogni sua componente, della personalità dell’Azienda e di chi ci lavora, dei suoi valori produttivi, della sua etica, del percorso fin qui compiuto e delle sue ambizioni”. E questo obiettivo, per Silvano Bolmida, uno dei più esclusivi produttori di Barolo, è diventato realtà.
Una cantina nuova di zecca destinata a entrare in funzione entro questa primavera 2021: “Per motivi pratici e amministrativi, spiega Bolmida, il nuovo impianto è stato localizzato ex novo a 300 metri di distanza da quello precedente: in Langa vigono infatti regole precise e rigide sulle costruzioni realizzate sul territorio (che è riconosciuto, è bene ricordarlo, come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO)”.
La nuova cantina è veramente un piccolo gioiello. “L’abbiamo realizzata senza scomodare le archistar del settore, prosegue Bolmida, ma lavorando fianco a fianco con professionisti del territorio che hanno saputo cogliere e soddisfare ogni nostra esigenza. La nuova cantina ci consente di lavorare fino a 30 mila bottiglie di vino, con un margine di aumento della produzione fino a 50 mila”.
La struttura si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico che la circonda ed è all’avanguardia sotto il profilo della sostenibilità ecologica: ogni sua funzione è alimentata esclusivamente da energia ottenuta da fonti rinnovabili, con emissioni a impatto zero sull’ambiente. “Inoltre, sottolinea Bolmida, siamo orgogliosi del fatto che la nostra cantina sia interamente visitabile e fruibile da portatori di disabilità, risultando così accogliente e inclusiva per tutti coloro che apprezzano il nostro vino e il nostro mondo. La sala degustazioni poi, ha una vista meravigliosa: vi si possono assaporare i nostri grandi vini godendo al tempo stesso dello splendido panorama che ci circonda”.
Già, perché l’Azienda Silvano Bolmida si trova in uno dei posti più belli di tutta la Langa, nei pressi della Bussia di Monforte d’Alba, piccolo borgo circondato da colline e vigneti, una delle sottozone che si sono distinte nel dare origine a vini di complessa e costante originalità organolettica, particolarità riconosciuta da appassionati estimatori di tutto il mondo.
Cinque ettari di vigne curate direttamente dal titolare dell’Azienda, con particolare attenzione alla bassa quantità di uva per ogni singola pianta. Ne risultano vini che, sia bevuti nella loro armonica giovinezza sia nella complessità dell’evoluzione, rappresentano sempre e comunque l’identità di un vitigno, di una zona, di un produttore e della sua famiglia.