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Il Goji Italiano è la Grande Novità del Momento

Si fa presto a dire Goji. Ma i piccoli frutti rossi, dette anche bacche “della felicità”, “della longevità”, “della salute” o “diamanti rossi” solitamente venduti essiccati, non sono tutti uguali. Anzi.
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Si fa presto a dire Goji. Ma i piccoli frutti rossi, dette anche bacche “della felicità”, “della longevità”, “della salute” o “diamanti rossi” (solitamente venduti essiccati), non sono tutti uguali. Anzi. Prima di tutto perché ve ne sono di due tipi: Lycium barbarum e Lycium chinense. Quest’ultimo, finora il più diffuso anche in Europa, è importato essiccato dall’oriente e si acquista on-line, nella GDO, nelle erboristerie e nelle farmacie. Le sue bacche sono più piccole, più amare e meno pregiate in termini di capacità nutraceutiche. Solo il Lycium barbarum invece è coltivato in Italia ed è disponibile anche fresco, certificato biologico, vegano e 100% italiano. Nel 2014, infatti, è partita la Rete di imprese Lykion, che produce bacche di Goji in coltivazioni sostenibili: oltre 30 aziende situate in Calabria, Basilicata e Sicilia, per più di 15 ettari complessivi (è l’impianto diffuso più grande d’Europa), e prossimamente anche in Sardegna, Puglia e Lazio. A ogni produttore è consentito impiantare da un minimo di un ettaro a un massimo di due ettari. 

Il Lycium barbarum è apprezzato e ricercato per le sue grandi proprietà nutraceutiche: antiossidanti, polifenoli, vitamine, oligoelementi, acido ellagico, polisaccaridi specifici (i quattro PSLB – Polisaccaridi del L. Barbarum utilizzabili dai diabetici), che lo rendono un vero e proprio super fruit e un apprezzatissimo functional food. Studi clinici e ricerche accademiche hanno dimostrato che il Goji fa bene alla vista, alla respirazione, alla digestione, alla riproduzione, all’epidermide e alla massa muscolare. Inoltre, regola la circolazione arteriosa, riduce il colesterolo cattivo, ha effetto antinfiammatorio, energizzante, anticoagulante e vasodilatatore, spezza l’appetito, migliora la concentrazione e le difese immunitarie. E non sono solo le bacche a possedere caratteristiche salutistiche, ma anche foglie, germogli, fiori, rami, corteccia e radici.

Le bacche di Goji cambiano sapore a seconda del loro utilizzo. Essiccate ricordano dattero, uva passa, pinoli e liquirizia. Le bacche fresche invece iniziano con un sentore di ciliegia e mora, per continuare con sapori di mango e papaya e per finire con un leggero mandorlato-amarostico. Se consumate col picciolo (ricco di preziosi antiossidanti) si avverte un originale e delicato senso di piccante sul finale. Nel gelato (a base acqua) e nella granita le bacche fresche hanno un sentore iniziale di frutta esotica per finire con la mora e la ciliegia. La confettura di bacche di goji e zucca gialla ricorda mela cotogna, ciliegia, agrume e mandorla. 

Oltre al prodotto fresco, la Rete ha realizzato la Confettura extra di Bacche fresche di Goji italiano e Zucca gialla (in vasetti da 110 g e 40 g)m che mantiene intatte tutte le prorpietà del Goji, con ben 2.460 unità ORAC in termini di antiossidanti e più di 900 mg di polifenoli/100g.

In progetto vi sono le bustine per tisane e il “Gojito” ovvero l’infuso alcolico di bacche di Goji, assoluta novità sul mercato. Infine, fiore all’occhiello del Goji italiano è lo smoothie, bevanda energetica e dissetante: è sufficiente versare una vaschetta da 80 gr di bacche fresche col picciolo nel frullatore con due cubetti di ghiaccio e frullare per pochi secondi. Il fresco, il vegetale, l’ace e la carota iniziali lasciano il posto a sentori esotici e di mango. Un mezzo bicchiere di succo di melograno in aggiunta ne esalta le peculiarità.

La capillare distribuzione del Goji Italiano fresco è resa possibile grazie a un accordo con Fruttaweb.com, principale portale italiano di e-commerce ortofrutticolo: sono così soddisfatte le richieste di tutti i consumatori europei abituati ad acquistare via web e di quelli che vivono lontano dai punti vendita in cui sono distribuite le pregiate Bacche: in Italia, nei negozi specializzati in prodotti Bio e nei supermercati con spazi dedicati al biologico (tra i quali molti CONAD) e, in Svizzera, nella catena COOP.

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