Se avete la fortuna di essere invitati a cena con la Regina Elisabetta, non aspettatevi un bel piatto di pasta all’aglio. Perché c’è una sola regola del cibo di palazzo che non può mai essere infranta: niente aglio! “Ne odia l’odore, ne odia il sapore”, ha raccontato Darren McGrady, che ha lavorato come chef reale per più di un decennio.
Anche i cibi disordinati come gli spaghetti sono tabù, così come le cipolle, il ketchup, il curry e i crostacei. Anche le more e i lamponi sono vietati, in quanto hanno semi potrebbero infilarsi tra i denti della regina, e per lo stesso motivo, i semi di pomodoro e di cetriolo devono essere eliminati.
Tenendo conto di queste – e tante altre – indicazioni, il cuoco reale elabora i menù della settimana con giorni di anticipo e li consegna alla regina in un elegante libro in pelle rossa. “Mette una riga su quelli che non gradisce” ricorda McGrady. La selvaggina, la bistecca con salsa ai funghi e il pâté di salmone affumicato sono tra i suoi preferiti, racconta.
Un’altra richiesta regale? Il dessert, che McGrady ha detto che saltava raramente: “Qualsiasi cosa nel menù avesse del cioccolato, lo avrebbe scelto, specialmente la torta della perfezione al cioccolato”. Anche il tè del pomeriggio è un must. Il principe Carlo una volta disse che la sua famiglia ne era “ossessionata” e che tutto si fermava alle 17 per il rituale quotidiano, che di solito comprende focaccine, gamberi e delicati panini al cetriolo sempre tagliati e con le croste rifilate e gli angoli arrotondati.
“Ai reali non vengono mai serviti panini quadrati”. Secondo Graham Newbould, un altro ex chef reale, “la tradizione vuole che chi li presenta con il cibo a punta cerchi di rovesciare il trono”. E anche se sua altezza reale può essere molto rigida sul protocollo, non è al di sopra di tutti noi quando ha un certo languorino. “A Balmoral”, racconta McGrady, “mangiava la frutta da un contenitore tupperware giallo”.
Nel documentario “Secrets of the Royal Kitchen” Newbould, che ha lavorato come chef per la Regina e il Principe e la Principessa del Galles negli anni ‘80, racconta le abitudini alimentari e le rigide regole che deve seguire lo chef della famiglia reale. Un viaggio che inizia con i “comfort food” che si concede la regina, come il Fish & Chips che le ricorda l’infanzia, e si conclude con le cene sul Royal Yacht Britannia o al castello di Balmoral.
“Tutto deve essere semplice e molto elegante. Niente di troppo speziato o freddo, perché potrebbe dare fastidio ai denti. Le porzioni non possono essere ne troppo piccole ne troppo grandi. Nessuno della famiglia reale vuole essere troppo sazio o vuole pensare che il cibo potrebbe essere sprecato. Non c’è spazio per errori. Per questo motivo tutto viene pianificato con molto anticipo. Ci sono alcune regole da seguire, tutti hanno i propri gusti e bisogna rispettarli”.
La Regina possiede inoltre una vasta collezione di vini e tra le etichette più antiche ci sono diverse sorprese. Nonostante questo, tra i suoi preferiti c’è il Mateus Rose, un vino portoghese economico, considerato da molti un vino modesto. Per quanto riguarda lo Champagne, il personale del Palazzo rivela che un tempo arrivava dalle cantine Veuve Clicquot, oggi però, per risparmiare, viene comprato al supermercato Tesco.
Qui sotto potete vedere il documentario integrale e avventurarvi nella cucina della famiglia reale. Ricco di sorprese e curiosità, il documentario svela anche alcune ricette e consigli su come rendere anche le vostra una cucina all’altezza della Regina Elisabetta.
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