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Torna Vins Extrêmes, la biennale della viticoltura eroica

Torna quest’anno Vins Extrêmes, la kermesse enologica biennale, giunta alla terza edizione, che presenta al pubblico il meglio della vitivinicoltura eroica mondiale.
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Torna quest’anno Vins Extrêmes, la kermesse enologica biennale, giunta alla terza edizione, che presenta al pubblico il meglio della vitivinicoltura eroica mondiale.

Nel suggestivo Forte che sovrasta il borgo di Bard, alle porte della Valle d’Aosta, è possibile degustare vini da oltre sessanta cantine presenti, con circa 350 etichette selezionate per il 27° Mondial des Vins Extrêmes la cui premiazione avverrà nel corso della manifestazione, quest’anno dal 30 novembre al 1 dicembre. Tutti vini che sono accomunati dal fatto di essere prodotti in contesti considerati estremi.

Ma cos’è la viticoltura eroica? Si tratta di una definizione all’inizio informale, che è stata successivamente ufficializzata e circostanziata, riservandola a contesti precisi. Per rientrare in questa categoria, i vigneti devono essere allevati ad almeno 500 metri di altitudine, oppure impiantati su terreni con una pendenza pari o superiore al 30% o su terrazzamenti, o, infine, oppure piccole isole. In maggioranza, inoltre, i vini che nascono in queste situazioni sono ottenuti in gran parte da rari vitigni autoctoni: sono quindi uno scrigno di biodiversità e possiedono peculiarità uniche.

Tra i paesi presenti nell’edizione di quest’anno di Vins Extrêmes, troviamo sempre i grandi produttori europei, come Spagna, Francia, Portogallo e Germania, ma anche Svizzera e Lussemburgo, Croazia e Slovenia, Grecia, Andorra, Georgia e Palestina, per finire oltreoceano, con una selezione di vini argentini. Nutrita anche la rappresentanza italiana, con vini di 14 regioni, tra le quali spicca naturalmente la Valle d’Aosta, ospite e organizzatrice della manifestazione.

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