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Tagliatelle allo Zafferano con Ossobuco #MEGUSTAdiary

Sembra facile… sembra facile creare una ricetta nuova partendo da un piatto della tradizione, semplicemente cambiando un ingrediente. Anche a rischio di toccare un muro maestro della ricetta stessa, facendo crollare tutto l’edificio e sollevando le critiche dei puristi e dei benpensanti della gastronomia.
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Sembra facile… sembra facile creare una ricetta nuova partendo da un piatto della tradizione, semplicemente cambiando un ingrediente. Anche a rischio di toccare un muro maestro della ricetta stessa, facendo crollare tutto l’edificio e sollevando le critiche dei puristi e dei benpensanti della gastronomia.
In effetti, è un’avventura che può diventare molto più pericolosa di un esercizio di pura creatività.
Il coraggio necessario per provarci lo ha avuto uno dei più brillanti chef dell’ultima generazione: Robbie Pezzuol, di origine bellunese, ma soprattutto grande giramondo, sempre con le antenne ben tese e una innata capacità di declinare gli stimoli professionali secondo il proprio proprio stile.

Ed è questo stile che è nata la sua ultima creazione: Tagliatelle allo Zafferano con Ossobuco presentato al Ristorante Exo di Rho, in provincia di Milano. Un piatto per mettere a punto il quale – modificando e rispettando i delicati equilibri tra i sapori e gli ingredienti – sono state necessarie settimane. Così come sono lunghi anche i tempi per la preparazione, avendo scelto, per l’ossobuco, una raffinata cottura a bassa temperatura, che esalta le caratteristiche della carne e facilita l’incontro con il nuovo accostamento, le tagliatelle.
E vista l’importanza della sfida, la pasta deve essere adeguata. Robbie ha scelto perciò le tagliatelle allo zafferano La Fraiola, pastifico abruzzese che punta alla valorizzazione delle eccellenze locali, tra cui lo zafferano è il top. Per la produzione di questa tagliatelle sono stati utilizzati solo gli stimmi ricavati dai fiori.
Il risultato è un piatto di estrema raffinatezza, che ci regala percezioni gustative che si compenetrano in piena armonia, mantenendo in filigrana lo stile del piatto originario (il Risotto alla Milanese) e accompagnandoci verso nuove scoperte.

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