Da una tradizione di famiglia a un’eccellenza enologica. Si narra come una favola, la storia di Magistro, il passito di Ansonica in purezza prodotto dalla cantina Rigoli, situata in Val di Cornia, in provincia di Livorno. “Negli anni Cinquanta, racconta Nelusco Pini, titolare dell’Azienda, nella mia famiglia, dopo la vendemmia si usava tenere da parte un po’ di uva, appendendo i grappoli all’aperto, in modo che appassissero naturalmente: quest’uva, buona e dolcissima, si mangiava poi a Natale, tutti insieme”.
“In ricordo di questa usanza, prosegue Nelusco, ci è venuta l’idea di produrre un vino passito; abbiamo quindi pensato di utilizzare (e siamo tra i pochissimi a farlo) l’Ansonica, vitigno autoctono per eccellenza del nostro territorio che, con le sue bucce spesse, si presta ottimamente all’appassimento. Abbiamo poi realizzato due serre da 50 metri l’una, dentro alle quali abbiamo installato fili di acciaio distanziati 50 centimetri l’uno dall’altro, in modo che in ogni serra ve ne siano 8/10. Le serre sono aperte sui lati: in pratica c’è solo il tetto a proteggere le uve dalle pioggia, mentre l’aria, portata dal Maestrale e dalla Tramontana, circola liberamente provocando il giusto processo di appassimento.
Magistro è un vino raro: se ne producono 1500/2000 bottiglie all’anno, perché la resa è molto bassa, a causa della concentrazione delle uve. Ma il risultato è altrettanto eccezionale: un vino dal colore giallo dorato intenso con riflessi ambrati, profumi decisi di albicocca, fico, noce e canditi. Al palato è avvolgente, caldo e persistente. Una vera favola.